sabato 22 aprile 2017

Pan Meino (pan de mej)

Il pan meino è un dolce tipico lombardo che veniva preparato, secondo la tradizione, il 23 aprile, giorno di San Giorgio, una data in cui si stipulavano i contratti tra mandriani e lattai.
Il nome deriva dalla parola miglio, un ingrediente molto usato nell'antichità, che mischiato con altre farine veniva usato per fare il pane.
Con il tempo il normale pane di miglio si è trasformato in un dolce molto delicato.
In questo periodo, in cui fioriscono i sambuchi, si festeggiava questo patto antico preparando i meini cosparsi di fiori di sambuco e i lattai regalavano per l'occasione, ai propri clienti, panna liquida per accompagnare questo dolce delizioso. Questa tradizione continuò a persistere nel tempo.




Difficoltà: facile       Tempo: 20 minuti     Autonomia dai 6 anni

ingredienti per 12 meini circa

150 gr di burro
150 gr di zucchero
3 uova medie
300 grammi di farina “00”
200 grammi di farina di mais fioretto macinata a pietra 
(deve essere sottilissima)
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina  
un pizzico di sale
 fiori di sambuco (facoltativi)



Fare sciogliere il burro in un pentolino a fuoco basso senza farlo friggere e poi lasciarlo intiepidire.
Nel frattempo mescolare con uno sbattitore, in una ciotola capiente, uova zucchero e vanillina fino ad ottenere un composto cremoso, aggiungere il burro fuso ormai freddo, un pizzico di sale e mescolare.
Mischiare le farine e il lievito e setacciare tutto dentro la ciotola con il composto di liquidi.
Amalgamare bene fino ad ottenere un impasto morbido ma lavorabile con le mani, se risulta troppo molle mettere il composto in frigorifero per una decina di minuti e poi lavorarlo dopo averle infarinate bene.
Prendere 60/70 grammi di impasto, formare delle palline e schiacciarle a formare dei cerchi grandi come piattini da caffè (10 cm di diametro circa), disporli su una teglia foderata con carta da forno.




Spolverizzarli con abbondante zucchero a velo e poi infornarli in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti. 
Attenzione a non farli cuocere troppo per non renderli troppo secchi., devono essere friabili ma morbidi.  Sfornarli e lasciarli raffreddare.
Buoni da soli, o inzuppati, per merenda e a colazione.

Tradizione: profumarli cospargendoli con fiori di sambuco e servirli con una tazza di panna liquida.




 

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