domenica 13 dicembre 2020

Torta degli Angeli

Mi capita spesso di guardare il mare, il mare che non smette mai un momento di muoversi, il mare un eterno andirivieni di scintillii e di profumi che si susseguono.

Ma il mare per me non è pace, per me la pace è la mia città, dove mi sento a casa, dove i profumi sono profumi di ruggine dei tram che frenano sui binari di ferro, odori di autobus e di gomma bruciata, di foglie secche e terra umida dei parchi in autunno. La pace è l'odore e il sapore della neve. La pace è l'aria fredda che in inverno entra nei polmoni ed esce in una nuvola di vapore dalla bocca quando soffio forte.

No, non sono pazza. Chi non è lontano da casa non può capire. Non può capire gli odori e i battiti di cuore quando si intravedono i panorami del passato, il colore del cielo della propria città, dei propri ricordi. la via dove c'era il gelataio, la pasticceria vicino a casa dei nonni, la libreria di fianco alla scuola...sembra lo stesso ma non lo è.

Il mio unico modo per sentirmi a casa, la mia Casa, la Casa con la C maiuscola, dove non c'è mare e profumo di salsedine ma solo sottofondo di traffico e smog, ma chisseneimporta delle polveri sottili? E' il luogo che amo e dove vorrei morire e rinascere se potessi, il mio unico ritorno virtuale a casa è riprodurre i profumi dell'infanzia.

Oggi il mio profumo di feste, di domeniche bambine e di passato è la torta più semplice del mondo e forse la più buona di tutte, dove tutto inizia e tutto finisce.

65 gr di farina 00

75 gr di fecola (oppure amido di mais)

3 uova intere

3 tuorli

180 gr di zucchero

100 gr di burro fuso (oppure 100 ml di olio di semi di girasole)

1 cucchiaio di vaniglia (o una bustina di vanillina)

buccia di limone grattugiata (facoltativo)

1 pizzico di sale

zucchero a velo per completare


Montare le uova con lo zucchero, vaniglia, sale e buccia di limone ponendo la ciotola su una superficie tiepida o dentro un contenitore con acqua tiepida, per almeno 10 minuti. Il volume deve triplicare.

Aggiungere a cucchiaiate il burro fuso non caldo, ma fatto raffreddare, e montare a velocità media.

Aggiungere farina e fecola setacciate usando una spatola e mescolando dal basso verso l'alto per non smontare il composto.

Versare in una teglia imburrata e infarinata.

Cuocere in forno statico a 175 gradi per circa 35-40 minuti, il tempo che si crei una crosticina dorata e lo stecchino risulti asciutto. Attenzione perché qualche minuto in più o in meno dipende dal tipo di forno, la torta non deve seccare troppo o bruciare.

Aspettate 10 minuti e rovesciatela su un piatto per circa 15 minuti poi rigirarla su un piatto in modo che abbia una superficie liscia.

Aspettare che si raffreddi prima di cospargere di zucchero a velo. Io ho voluto guarnire il bordo con lingue di gatto.

Si può farcire con crema pasticciera, marmellata, crema di mascarpone, panna, nutella o qualsiasi altra crema a vostro gradimento. 



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