Mi capita spesso di guardare il mare, il mare che non smette mai un momento di muoversi, il mare un eterno andirivieni di scintillii e di profumi che si susseguono.
Ma il mare per me non è pace, per me la pace è la mia città, dove mi sento a casa, dove i profumi sono profumi di ruggine dei tram che frenano sui binari di ferro, odori di autobus e di gomma bruciata, di foglie secche e terra umida dei parchi in autunno. La pace è l'odore e il sapore della neve. La pace è l'aria fredda che in inverno entra nei polmoni ed esce in una nuvola di vapore dalla bocca quando soffio forte.
No, non sono pazza. Chi non è lontano da casa non può capire. Non può capire gli odori e i battiti di cuore quando si intravedono i panorami del passato, il colore del cielo della propria città, dei propri ricordi. la via dove c'era il gelataio, la pasticceria vicino a casa dei nonni, la libreria di fianco alla scuola...sembra lo stesso ma non lo è.
Il mio unico modo per sentirmi a casa, la mia Casa, la Casa con la C maiuscola, dove non c'è mare e profumo di salsedine ma solo sottofondo di traffico e smog, ma chisseneimporta delle polveri sottili? E' il luogo che amo e dove vorrei morire e rinascere se potessi, il mio unico ritorno virtuale a casa è riprodurre i profumi dell'infanzia.
Oggi il mio profumo di feste, di domeniche bambine e di passato è la torta più semplice del mondo e forse la più buona di tutte, dove tutto inizia e tutto finisce.
65 gr di farina 00
75 gr di fecola (oppure amido di mais)
3 uova intere
3 tuorli
180 gr di zucchero
100 gr di burro fuso (oppure 100 ml di olio di semi di girasole)
1 cucchiaio di vaniglia (o una bustina di vanillina)
buccia di limone grattugiata (facoltativo)
1 pizzico di sale
zucchero a velo per completare
Aggiungere a cucchiaiate il burro fuso non caldo, ma fatto raffreddare, e montare a velocità media.
Aggiungere farina e fecola setacciate usando una spatola e mescolando dal basso verso l'alto per non smontare il composto.
Versare in una teglia imburrata e infarinata.
Cuocere in forno statico a 175 gradi per circa 35-40 minuti, il tempo che si crei una crosticina dorata e lo stecchino risulti asciutto. Attenzione perché qualche minuto in più o in meno dipende dal tipo di forno, la torta non deve seccare troppo o bruciare.
Aspettate 10 minuti e rovesciatela su un piatto per circa 15 minuti poi rigirarla su un piatto in modo che abbia una superficie liscia.
Aspettare che si raffreddi prima di cospargere di zucchero a velo. Io ho voluto guarnire il bordo con lingue di gatto.
Si può farcire con crema pasticciera, marmellata, crema di mascarpone, panna, nutella o qualsiasi altra crema a vostro gradimento.
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