domenica 26 aprile 2020

Cestino di ricotta e cioccolato

Oggi è stata una giornata molto strana, densa di cambiamenti di idea così come il tempo. Avevo degli ingredienti da usare o per meglio dire da consumare, cioccolato delle uova di Pasqua, ricotta, mascarpone. La mia idea per oggi era di tutt'altro genere ma poi ho deciso che il frigo andava rinnovato e così oggi è nato il cestino.
Amo proprio i cestini di frolla, con la frutta, la marmellata o la crema, li trovo originali, simpatici e facili per chi non è così bravo con le strisce.
La ricetta è semplice: un cestino di pasta frolla che contiene una crema e pezzi di cioccolato.


Ho usato una teglia da 22.

Per la frolla:
210 grammi di farina 00
100 grammi di zucchero
100 grammi di burro
un pizzico di sale
un uovo intero

Mescolare velocemente gli ingredienti nell'ordine indicato poi fare la solita palla e metterla in frigorifero avvolta dalla pellicola trasparente per 30 minuti. Nel frattempo preparare la crema.

Per la crema:
250 grammi di mascarpone
250 grammi di ricotta
110 grammi di zucchero
10 grammi di fecola
un tuorlo
una punta di vanillina
mezzo cucchiaino di cannella (se piace)
50 grammi di gocce o pezzetti di cioccolato fondente 

Mescolare molto bene tutti gli ingredienti, la crema deve essere liscia e omogenea, ed aggiungere le gocce di cioccolato o i pezzi di cioccolato alla fine.
Accendere il forno in modalità statica a 180°.

Togliere la pastafrolla dal frigorifero. Rivestire una teglia apribile di carta da forno. Stendere la pasta frolla e rivestire la teglia a piacere lasciando però un bordo di 5 cm.
Versare la crema nella frolla e infornare per circa 45 minuti. Se si colora troppo in superficie mettere un foglio di allumino per riparare la superficie dal calore eccessivo.
Controllare sempre la cottura perché non tutti i forni sono uguali.
Una volta cotta lasciar raffreddare nel forno spento aperto.
Decorare con cioccolato fuso a bagnomaria e zucchero a velo. Conservare in frigorifero. Il giorno dpo è più buona ...

Curiosità: nella foto ho usato fiori di Pitosforo, foglie secche e egagropile. La parola AGAGROPILE deriva dal greco αἴγαγρος, “capra selvatica”, e πῖλος, “peli ammassati”. Le egagropile sono IN REALTà palline composte dai residui fibrosi della Posidonia (alga presente nel Mediterraneo) che a causa del moto ondoso e delle correnti si agglomerano e si compattano formando palline vegetali leggere e buffe. Si trovano in grandi quantità sulle spiagge dove il mare presenta grandi praterie di Posidonia sul fondale.






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