domenica 29 novembre 2020

Muffin pere e cioccolato

Oggi bella giornata di sole, aria fresca e tanta anzi tantissima voglia di pensare al futuro, voglia di fare e tanta speranza di tornare presto a salutare gli amici, dove l'affetto è tanto e ci si trova sempre davanti ad una bellissima tavola stracolma di cose buone cha parlano di momenti intimi e casa.


Infatti la casa è il luogo dove ci troviamo protetti e sicuri, circondati dalle cose che amiamo e che abbiamo scelto perchè rispecchiano i nostri gusti soprattutto estetici.

Ho voluto accompagnare i "Muffin cioccolaro e pere", vincitori di un sondaggio di cui parlerò un'altra volta, con una coppia di libri, anzi di vocabolari, trovati in una casa dove mi sentivo protetta e al sicuro: la casa della nonna. Questi vocabolari antichi li ho portati via con me molti anni fa, e li amo talmente tanto da aver paura all'idea di farli rilegare di nuovo. Non sono preziosi ma delicati e densi di vita che farli maneggiare da altre mani temo si possano sgretolare. Questo vocabolario reca la scritta "Ulrico Hoepli -editore Libraio della Real Casa - Milano 1913" e solo la scritta mi mette la pelle d'oca. 

Sono andata a cercare la parola "impastare: verbo transitivo specialmente di farina intrisa d'acqua o simile. Farla divenire pasta", qualcosa che si riferisce alla trasformazione, qualcosa che per me assomiglia ad una sorta di magia.

Per questi due volumi di parole antiche non voglio un lifting, vorrei solo poterli mantenere integri e non perdere nemmeno un pezzetto di queste pagine così belle.

...

Così la foto reca libri e muffin, che sanno di casa e passato, mi ricorderò sempre il profumo di carta antica e cioccolato ...

...

Non ho usato impasto per i muffin classici perchè lo trovo troppo pesante, ho usato un impasto più leggero:

Dosi per circa 15 pirottini:

140 gr di cioccolato fondente al 70%

100 grammi di burro da sciogliere

(scioglierli insieme a bagnomaria)

3 uova medie

160 gr di zucchero

250 gr di panna fresca da cucina a temperatura ambiente

120 gr di farina 00

un pizzico di sale

1 cucchiaio di cioccolato amaro in polvere

8 gr di lievito

15 pere piccole 

Sciogliere a bagnomaria burro e cioccolato.

Montare le uova con lo zucchero che devono raggiungere il triplo del volume.

Al composto montato aggiungere a cucchiaiate la panna a temperatura ambiente, e poi un po' alla volta, delicatamente, la farina setacciata e un pizzico di sale.

Quando la farina è stata completamente incorporata aggiungere con una spatola mescolando dal basso verso l'alto il cacao in polvere, poi il cioccolato fuso con il burro e infine il lievito.

Lavare bene le pere, tagliare la calotta superiore a circa 2 cm dal picciolo. 

Riempire i pirottini per 2/3 poi inserire la calottina di pera munita di picciolo infilandola circa per un centimetro dentro l'impasto.

Infornare a 170° in forno statico per circa 30 circa minuti controllando sempre la cottura. 


 




giovedì 26 novembre 2020

Torta Gustosa di Mele

Questa storia la voglio iniziare così... c'era una volta una mamma che amava tantissimo le sue figlie.


Si, perché non tutte le madri amano i propri figli allo stesso modo, o meglio, ognuna ama a modo suo ognuna secondo la sua storia, la sua visione della vita e le sue possibilità.

Io sono stata una figlia fortunata, mille cose me lo ricordano ogni giorno pensando a mia madre;  anche questa torta, se vogliamo, per un motivo futile, me lo ricorda. 

Ogni volta che apro il mio libro di vecchie ricette e vedo questa pagina di rivista con la Torta Gustosa alle Mele so di aver goduto di un privilegio.

Ci sono davvero centinaia preparazioni con mele, mele in tutti i modi: con la crema, in crostata, in cocotte, con gocce di cioccolato o racchiuse in una frolla.

Io sono affezionata a questa torta in modo particolare perché presa da una rivista di quelle che la mia mamma mi comprava, in tempi non sospetti, quando non c'erano blog e social sui quali imperversavano ricette e consigli di cucina, ma solo qualche sito su internet e un mondo di notizie e informazioni tutte su carta... 

Lei arrivava con un rivista in mano e mi diceva: 

" Guarda qua, a te che piace cucinare, guarda che belle ricette ci sono..."

e magari aveva comprato la rivista con la scusa che fosse per lei invece voleva solo portarmi qualcosa di bello, solo per farmi un pensiero, solo perché per Lei donare era qualcosa di più di un regalo era la dimostrazione silenziosa e puntuale che eri sempre nella sua mente e nel suo cuore.

Questa torta reca la scritta "ricettario dei lettori: ritagliare lungo al linea tratteggiata e conservare in un raccoglitore ad anelli" ... così è stato! Grazie Mamma!

La Torta Gustosa era stata mandata alla redazione della rivista dalla Signora Carmela Casilino di S. Spirito (Bari) ed è una ricetta che custodisco da anni gelosamente e che solo adesso ho voglia di condividere e lasciare nell'etere. 

E' una torta dalla sicura riuscita, che si fa con pochi ingredienti e che riscuote sempre successo perché semplicissima e dal gusto delicato.

Ingredienti:

270 gr farina 00

250 gr burro

200 gr zucchero

4 uova

4 mele non troppo mature (golden o red delicious o entrambe)

un bicchierino di liquore (Sassolino, Rum o Cognac)

il succo di un'arancia media

una bustina di lievito per dolci

un pizzico di sale

Granella o zucchero di canna per decorare

Lavorare a lungo il burro a temperatura ambiente con lo zucchero fino ad ottenere un composto ben montato, deve diventare chiaro e molto morbido.

Unire i tuorli uno alla volta e poi il liquore. 

In una ciotola a parte, montare gli albumi a neve ferma con un cucchiaio di zucchero semolato.

Aggiungere poco alla volta, molto delicatamente, con un leccapentole, la massa di albumi al composto di uova, quindi setacciare su tutto la farina con il lievito e un pizzico di sale. Aggiungere il succo d'arancia.

Sbucciare e pulire 3 mele, tagliarle a piccoli pezzi e aggiungerle al composto mescolando delicatamente sempre dall'alto verso il basso.

Versare in una tortiera imburrata e infarinata o rivestita di carta da forno, decorare con le fettine di una mela (io ho usato una teglia da 24 cm circa e ho decorato con mele di due colori per dare un pò di colore) cospargere di zucchero a piacere e infornare per 45 minuti circa a 180 gradi controllando sempre la cottura.


Curiosità:

La mela rossa è quella più vicina alle origini del frutto.
Le gialle e le verdi invece sono state create dall'uomo.
E’ stato sempre considerato il “frutto proibito” e simbolo del peccato fin dai tempi delle Sacre Scritture, ma oggi è il frutto più consumato al mondo.
Quando si dice: "Una mela al giorno toglie il medico di torno!"

Qui di seguito vi riportiamo le varietà più conosciute.
RENETTA, in autunno-inverno è soda, presenta un gusto agro-dolce e una buccia liscia verde-giallo si usa per dolci, torte, crostate, strudel e ricette al forno in generale, invece in primavera-estate si usa per macedonie e marmellate.
GOLDEN ha un colore giallo punteggiato, sapore dolce e profumato, si può usare sia per dolci che per piatti salati, non bisognerebbe acquistarle troppo mature in quanto spesso hanno un gusto amarognolo.
STARK DELICIOUS, colore rosso intenso, è la varietà più diffusa al mondo, ottima per la macedonia e anche per lo strudel.
GALA, colore rosso striato, dolce e succosa, ottima per succhi di frutta e centrifugati, buona al naturale soprattutto nelle macedonie.
GRANNY SMITH, mela verde per eccellenza, soda e succosa, ottima per le insalate con noci e scarola in quanto presenta un gusto leggermente asprigno.
FUJI, di provenienza giapponese, colore rosso e striato di verde-giallo, molto croccante e succosa, ottima al naturale, si presta bene anche per i dolci.

mercoledì 25 novembre 2020

Danubio dolce con sorpresa

Giornate così belle soleggiate e asciutte che richiamano tutta la voglia di fare qualcosa che lievita lentamente.
Visto che le passeggiate sono proibite ma le idee non mancano Arianna mi ha stupita con il suo primo #Danubio qualche cupolina al cioccolato e qualcuna con sorpresa alla marmellata... 



La ricetta è di "La cucina di Vane"    https://blog.giallozafferano.it/lacucinadivane/danubio-alla-nutella/

300 gr Farina Manitoba

250 gr Farina 00

250 gr Latte

1Uovo

15 grLievito di birra fresco (5 g lievito secco)

40 gr di zucchero

50 gr olio di semi di girasole

latte per spennellare la superficie


Per farcire crema al cioccolato o marmellata


  1. Scalda il latte per renderlo a temperatura ambiente. Sciogli il lievito nel latte con un cucchiaino di zucchero preso dai 40 g. 

  2. Mescola le due farine. In una ciotola metti metà farina con lo zucchero, l’uovo, il latte, l’olio, il lievito sciolto, un pizzico di sale e impastate.

  3. Aggiungi gradualmente la restante farina fino ad ottenere una palla bella liscia e soda (lavora l’impasto per 10 minuti, se hai l’impastatrice usala)

  1. Metti l’impasto a lievitare per circa tre ore o comunque fino al suo raddoppio, coperto in un luogo asciutto.

  2. Prendi l’impasto, dividilo in tanti panetti del peso ognuno di 70 gr circa. Ogni panetto schiaccialo, farciscilo al centro con un pochino di Nutella, un cucchiaino.

  3. Chiudilo e dagli la forma di una pallina, fa così per tutti i panetti.

  1. Metti tutte le palline, distanziate fra loro un pochino, in uno stampo a cerchio apribile con carta da forno Metti a lievitare le palline ancora per 20 minuti nel forno spento con luce accesa.

  2. Spennella le palline con il latte. Inforna il danubio in forno preriscaldato, per i primi 10 minuti a 200° poi per altri 20 minuti circa a 180°, forno statico.

  3. ll danubio una volta cotto fallo freddare, meglio se su una gratella. Coprilo con zucchero a velo e servilo, fantastico a colazione, così come a merenda, soffice e golosissimo!


Babka

La #babka o #bobka è una torta lievitata, dall'impasto simile a quello delle brioche, realizzata nell'Europa orientale. Di solito non ha alcun ripieno, ma viene ricoperta con una glassa alla vaniglia o al cioccolato e decorata con mandorle o frutta candita, o anche con l'aggiunta di rum.







Viene preparata tradizionalmente per la domenica di Pasqua e per le principali festività... vediamo se a Natale riesco a riproporla piena di canditi per fare un po’ di concorrenza al caro Panettone.. 

La ricetta è di @foodssstagram che riporto integralmente

INGREDIENTI:
330 g di farina
30 g di zucchero
2 g di lievito di birra
Confettura di frutti di bosco
80 g di burro
2 uova
70 g di acqua    
Un pizzico di sale

granella di zucchero per decorare


PROCEDIMENTO:
Iniziamo mettendo nella planetaria la farina, il lievito, le uova, lo zucchero e l’acqua.
Lasciamo impastare e poco per volta versiamo un tocchetto di burro.
Impastiamo finché non si stacca dalla planetaria. Dopo averlo lavorato lo mettiamo dentro a un contenitore chiudendolo e lo lasciamo lievitare tutta la notte in frigo.
Una volta lievitato lo stendiamo formando un rettangolo. Lo spessore deve essere sottile ma non troppo.
Spalmiamo la marmellata lasciando, nel bordo più lungo, 2 cm di spazio. Arrotoliamo dal lato più lungo poi tagliamo a metà il salsicciotto. Formiamo la treccia e lo lasciamo lievitare per 2/3 ore in uno stampo da plumcake coperto da pellicola.
Inforniamo a 180° per 25/30 minuti

giovedì 19 novembre 2020

Plumcake alla zucca

Quest’anno è l’anno della zucca! 

Mai mangiata né cucinata (tranne nel tiramisù alla zucca), l’ho sempre guardata con una certa ingiustificata diffidenza. 

Nella mia famiglia non si usava la zucca, la mia mamma non l’amava e non la cucinava di conseguenza è sempre stata ignorata sia da me che da mia sorella. Però è proprio vero che tutto cambia e si trasforma e così quest’anno mi sono ritrovata per curiosità ma anche forse anche per sfida a cucinare questo frutto cosi bello, solido, colorato e allegro. 

Oggi ho provato il plumcake alla zucca qui c’è un anticipo di assaggio richiesto da Arianna n formato merendina al cacao 😜

Ingredienti

125 grammi di zucca pulita 

115 grammi di zucchero

150 grammi di farina 00

2 uova medie

50 grammi di olio di semi

40 grammi di latte (vaccino o di soia o di riso)

50 grammi di farina di mandorle

due cucchiai di rum

una bustina di lievito

la buccia grattugiata di un'arancia

un pizzico di sale

Frullare la zucca con l'olio e il latte fino a renderla una crema vellutata senza grumi.

Montare gli albumi a neve con un cucchiaio di zucchero.

Montare i tuorli con lo zucchero rimanente e incorporare la crema di zucca.

Aggiungere la scorza di arancia e le farine setacciate col lievito poco alla volta sempre e sempre mescolando dall'alto verso il basso con una spatola incorporare delicatamente gli albumi a neve.

Versare nello stampo imburrato e infarinato e cuocere a 170 gradi per circa 35/40 minuti.




venerdì 13 novembre 2020

Tiramisù alla Zucca con cremoso al cioccolato fondente

E' tempo di zucca!


Belle le zucche arancioni e tonde... mi ricordano il cartone animato di Cenerentola e associo la zucca a qualcosa di magico e un po' irreale.

Non cucino mai la zucca nei piatti salati e ironia mi sono “buttata” a capofitto in un'avventura con la zucca in una preparazione dolce e curiosa.


Per la crema:

200 gr di zucca

250 gr di mascarpone

3 cucchiai di zucchero

1 cucchiaio di marsala


per il cremoso al cioccolato:

250 gr di latte

2 tuorli

30 gr di zucchero

un cucchiaio di maizena

100 gr di cioccolato fondente (da tritare finemente)


10 savoiardi

qb latte

qb cacao

qb cannella in polvere

Pulire la zucca e cuocerla in forno a 180° per circa 30 minuti (si può fare il giorno prima perché deve essere fredda).

Nel frattempo preparare la crema al cioccolato: in un pentolino scaldare il latte facendo attenzione a non farlo bollire. Intanto sbattete i tuorli in una ciotola con lo zucchero e la maizena. Versate nel pentolino con il latte il composto di tuorli e zucchero e cuocete a fuoco basso fino a quando sarà denso, sempre mescolando.

Spegnere e aggiungere il cioccolato fondente tritato e mescolare fino a quando non sarà sciolto ed incorporato al resto. Coprire con pellicola a contatto e mettere in frigo a raffreddare.

Sbucciare la zucca precedentemente e schiacciarla molto bene con una forchetta rendendola purea. Passarla in un colino per eliminare l'acqua in eccesso. In una ciotola mescolare zucchero e mascarpone, aggiungere la zucca e il marsala e mescolare per far amalgamare bene tutti gli ingredienti. Mettere in frigorifero a raffreddare.

In un'altra ciotola mettere latte, cacao e cannella a piacere e mescolare bene.

Prendete dei bicchieri o delle ciotole piccole e formate uno strati di crema di zucca, poi procedete con uno strato di savoiardi precedentemente inzuppati nella bagna di latte e cacao e poi formare uno strato di crema al cioccolato. Ricoprire il tutto con un' altro strato di crema di zucca.

Mettere i bicchieri con il Tiramisù alla zucca in frigorifero a far raffreddare fino al momento di servirle.

Per guarnire ho usato caramello ma si può usare cacao o cannella o amaretti sbriciolati a piacere.



domenica 8 novembre 2020

Ciambella alle mele

Autunno e voglia di mele,  di ciambella, di tazza di te e cioccolata, sul divano con la copertina, il mio libro preferito e, nel mio caso, con il gatto assopito di fianco a me.

Così con questi pensieri di dolcezza e relax ho preparato questa ciambella facile e veloce, umida ma non troppo che si accompagna alla perfezione con tutto quanto sopra: divano, copertina, libro, te, cioccolata e tanto relax domenicale.

Gli ingredienti sono semplici:

3 uova medie

180 grammi di zucchero

un pizzico di sale

80 gr di olio di semi

200 gr di mascarpone

buccia e succo di un'arancia

270 gr di farina 00

una bustina di lievito per dolci

50 grammi di farina di mandorle

2 mele golden

granella di zucchero e zucchero a velo a piacere


Per questa ricetta ho usato il Fornetto Versilia ma si può usare anche una teglia da 24 cm di diametro, imburrata e infarinata o come ho fatto io foderare con carta da forno.

Procedimento:

Tutto a temperatura ambiente.

Montare le uova con lo zucchero per almeno dieci minuti fino ad ottenere un composto gonfio e chiaro (deve triplicare di volume).

Incorporare l'olio a filo sempre montando. poi aggiungere la scorza e il succo d'arancia e il mascarpone (io lo monto prima in una ciotola a parte per renderlo più morbido) un po' alla volta.

Poi con una spatola (marisa) incorporare la farina setacciata con il lievito ed infine la farina di mandorle (io prendo le mandorle intere e le trito nel mixer). E' molto importate incorporare sempre con movimenti dall'alto verso il basso per evitare che il composto si sgonfi.

Unire una mela sbucciata tagliata a fettine molto sottili con una mandolina.

Versare nella teglia e usare l'altra mela a fettine per decorare la superficie della torta e finire con la granella di zucchero o con scaglie di mandorle.

Infornare a 180 gradi in forno statico per circa 45 minuti controllando sempre la cottura perché i forni non sono tutti uguali.

Se usate il Fornetto Versilia mettere sul fuoco sul fornello più piccolo per 5 minuti a fuoco alto poi a fuoco minimo per circa un'ora controllando sempre la cottura con uno stecco di legno lungo da spiedino e controllare il colore attraverso i buchi con una torcia, quando diventa di un bel marroncino è cotta.

Spegnere e lasciar intiepidire nella teglia.

Sfornare e lasciar raffreddare su una gratella poi spolverizzare con zucchero a velo ...buon appetito!







mercoledì 30 settembre 2020

Crostata con crema al cioccolato

Niente Pan di Spagna con crema pasticciera, frutta e panna montata per questa torta di compleanno davvero molto essenziale. 

Arianna ha voluto festeggiare così il suo compleanno con noi "festa con la famiglia" dopo aver già festeggiato con gli amici con una torta gelato davvero ottima di @zerogradi.

Ultimamente sto provando nuove ricette tutte con base di frolla e ripieni alternativi un pò visti qua e là e un pò frutto della fantasia.

Abbiamo voluto realizzare questa crostata al cioccolato, io ho cercato ricette che mi convincessero, che fossero facili, veloci e non troppo dolci ma buone e profumate, con un ripieno fresco e cremoso senza essere troppo pesante.

Per la frolla

150 di burro

110 di zucchero vanigliato

un pizzico di sale

2 tuorli 

300 gr farina 00

mezzo cucchiaino di bicarbonato


Per la crema al cioccolato

mezzo litro di latte

2 uova intere

100 grammi di zucchero 

20 grammi di cacao amaro in polvere

50 grammi di maizena o farina 00

50 grammi di cioccolato fondente spezzettato a piccoli pezzi

50 grammi di Nutella

100 grammi di ricotta


Preparare la frolla mischiando in una ciotola zucchero e burro, unire i tuorli e il sale e quando sono completamente incorporati aggiungere la farina a manciate con il bicarbonato. Trasferire sulla spianatoia.

Lavorare velocemente l'impasto, dividere in due parti (un terzo e due terzi) e mettere i due panetti avvolti  nella pellicola in frigorifero. 

Scaldare il latte senza portare a ebollizione. Nel frattempo sbattere con una forchetta uova e zucchero, aggiungere cacao e farina e continuare a mescolare creando una crema liscia senza grumi. Aggiungere un po' alla volta con un mestolo il latte caldo poi trasferire il composto nella pentola aggiungere il coccolato fondente a pezzetti e la nutella e far addensare a fuoco basso senza mai smettere di mescolare con una frusta a mano o con un cucchiaio di legno.

Quando si è addensata togliere dal fuoco, continuare a mescolare, trasferire in una ciotola coprire con pellicola trasparente a contatto e far raffreddare completamente.

Appena sarà tiepida mettere in frigorifero. 

Mentre la crema raffredda foderare base e bordi di una teglia da 20 cm di diametro con carta da forno e poi ricoprire con i 2/3 della pasta frolla. Il bordo deve essere circa 3 cm. Prendere l'altro panetto e usarlo per creare strisce o decori (ho fatto un cerchio e ho usato degli stampi a cuore per ritagliare dei cuoricini che poi ho utilizzato per decorare il bordo). Rimettere in frigorifero.

Una volta che la crema si è raffreddata completamente aggiungere la ricotta e mescolare bene affinché non ci siano grumi.

Togliere dal frigorifero la base di frolla e riempirla con la crema al cioccolato rimanendo a circa mezzo centimetro sotto il bordo della pasta.

Con queste dosi io avanzo sempre una tazza abbondante di cioccolata che metto in frigorifero e uso come dessert.

Coprire a piacere con strisce di pasta o con un cerchio di frolla decorato usando formine per biscotti come ho fatto io 

Infornare a 180° per circa 50 minuti, io quando vedo che la pasta si colora troppo in superficie, cioè quando raggiunge un bel colore dorato, copro con carta di alluminio per evitare che bruci. 

Lasciare raffreddare nel forno aperto. Tiepida è meravigliosa ma è ottima anche fredda si conserva in frigorifero due o tre giorni.


mercoledì 8 luglio 2020

Crostata di fragole e crema frangipane di Sonia Peronaci

Questa crostata di Sonia Peronaci  mi è piaciuta moltissimo e ho voluto provare a farla in versione quadrata.
La ricetta passo passo si trova qui Crostata con crema frangipane e confettura
Ho usato una teglia con la base di cm 20 x cm 20.


Ingredienti:
per la frolla
180 grammi di farina 00
110 grmmi di burro
1 tuorlo
50 grammi di zucchero a velo
1 cucchiaio di vaniglia
un pizzico di sale

per la crema frangipane
30 grammi di farina 00
90 grammi di farina di mandorle
100 grammi di burro
2 uova intre
120 grammi di zucchero
scorza di un limone
un pizzico di sale

fragole fresche
confettura di fragole






Io l'ho fatta diverse volte e ho provato anche a mettere al posto della confettura all'interno, delle fette di pesche o altra frutta e garantisco che è sempre molto buona!

Per decorare ho usato fiori di Maggiorana e foglie di Verbena Odorosa (Aloysia Citrodora o Erba Luigia o Cedrina).

La Maggiorana è considerata simbolo di felicità, indicata dagli antichi Romani come rimedio per la cura di molti disturbi tra cui contusioni e problemi agli occhi, veniva chiamata “mazurana” ed è forse proprio dal nome dato all'erba dai Romani, che è derivato il nome maggiorana di oggi. (fonte: www.coquinaria.it/erbe-aromatiche-maggiorana-storia-e-curiosita)  

La Aloysia citriodora è una pianta arbustiva della famiglia delle Verbenacee. Il nome Erba Luigia le è stato dato in omaggio a Maria Luisa di Parma, moglie di Carlo IV di Spagna, vissuta tra il 1700 e il 1800. Da quel momento si dice, si sia iniziato ad utilizzare la pianta sotto forma di un profumo che è ancora ampiamente usato in miscele formulate anche oggigiorno.
Nel folklore, l’erba cedrina è collegata con la purificazione e con l'amore, e si diceva che per attirare un corteggiatore, bastava cospargere il palmo della mano con qualche goccia di olio essenziale per sfregarlo poi leggermente sulla mano della persona amata. Questo contatto tra l’essenza e la pelle dell’amato/a costituiva un vero e proprio ‘incantesimo amoroso’.
(fonte: www.laprovinciacr.it/news/a-tavola/176152/erba-luigia-o-cedrina-o-lippia-l-erba-della-reggina.html)

lunedì 29 giugno 2020

Bonèt di Riccarda

Il Bonèt (che si pronuncia rigorosamente bunet) è un dolce, che chiamarlo "budino" è davvero troppo riduttivo, mi ricorda l'infanzia, il profumo di cioccolato e zucchero sulle scale, la vicina di casa che era a metà tra una zia e una nonna che arrivava col piattino di vetro trasparente che trasportava sempre e solo cose buone e rare.

La Signora Enrica affettuosamente chiamata "la Baldi" mi ha fatto innamorare della cucina e i ricordi su di lei, la sua famiglia e le cose buone che uscivano da quella cucina sono tra i più belli che conservo nel cuore.
Purtroppo alcune ricette si sono perse e io le riproduco a volte usando la memoria e a volte un po' di intuito.
Per fortuna, per questa ricetta, è venuta in mio soccorso la mia amica Riccarda, Piemontese DOC, bravissima anzi, super brava in cucina sia nei dolci che nei piatti salati, che mi delizia a Natale quando ho la fortuna di andarla a trovare, e mi ha dato la sua personale ricetta, che io di sicuro non sono riuscita a riprodurre altrettanto buona come la sua!

700 grammi di latte intero
scorza di un limone non trattato
140 grami di zucchero
4 uova intere
120 grammi di amaretti
40 grammi di nocciole tritate
1 cucchiaio di cacao amaro in polvere
un bicchierino di Rum
150 grammi di cioccolato fondete tagliato in piccolissimi pezzi

Uno stampo grande da plumcake da 35 cm o da budino

Una teglie per cottura a bagnomaria

Foderare con carta da forno uno stampo rettangolare da plumcake piuttosto grande.
Preparare una teglia che possa contenere lo stampo da plumcake per la cottura a bagnomaria,

Far scaldare il latte con la scorza di limone senza arrivare al bollore.
Tagliare a piccolissimi pezzi il cioccolato fondente.
Nel frattempo sbattere le uova intere con lo zucchero e aggiungere gli amaretti sbriciolati finemente, le nocciole tritate, il bicchierino di rum, il cioccolato e il cacao. Mescolare delicatamente.
Versare  il latte caldo nel composto di uova e cioccolato a cucchiaiate dopo aver tolto la scorza di limone.
Versare in uno stampo a piacere e porlo in una teglia con acqua calda.
Coprire con un foglio di carta stagnola per evitare che il composto bruci.

Infornare a bagnomaria per circa un'ora e mezza a 190 gradi. Lasciar raffreddare in forno.
Una volta completamente raffreddato mettere in frigorifero e consumare il giorno successivo cosparso di amaretti sbriciolati o granella di mandorle e accompagnato da ciuffi di panna montata freschissima.

Curiosità: L'etimologia del nome è incerta e si sono avvicendate versioni molto diverse. In piemontese il termine bonèt indica un cappello o berretto tondeggiante, la cui forma ricorda quella dello stampo a tronco di cono basso in cui viene cotto il budino. Di fatto lo stampo di rame in cui si cuocevano i budini e i flan, veniva chiamato bonèt ëd cusin-a cioè cappello da cucina, berretto del cuoco. Il dolce avrebbe quindi preso il nome dallo stampo. Questa è l'interpretazione che viene data dal vocabolario Piemontese/Italiano di Vittorio di Sant'Albino del 1859.
Un'altra interpretazione diffusa nelle Langhe, una delle zone di origine, ritiene che il nome richiamasse il cappello perché il dolce veniva servito alla fine del pasto. Come si indossa il cappello da ultimo prima di uscire, così si mangiava il bonèt da ultimo prima di terminare il pranzo o la cena: a cappello di tutto il resto.

lunedì 15 giugno 2020

Torta di ciliegie

Il rosso è il mio colore preferito, il colore del ribes, delle fragole delle ciliegie mature.
Avevo volgi di foto di dolce e di rosso.
Ho trovato questa ricetta di dolciecoccoledimiki e mi ha subito conquistata per la facilità la velocità e la semplicità, in più giugno è il mese delle ciliegie e quest'anno ho celebrato poco questo frutto speciale.


La ricetta integrale la trovate sul sito dolciecoccoledimiki.



4 uova medie
170 grammi di zucchero
90 grammi di burro (oppure 100 ml di olio di semi)
300 grammi di yogurt greco
170 grammi di farina 00
80 grammi di fecola
1 bustina di lievito in polvere per dolci
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
scorza di un limone
300 grammi di ciliegie


Montare le uova con lo zucchero e quando sono chiare e spumose aggiungere a filo l'olio (io ho usato il burro fuso freddo).
Aggiungere sempre montando lo yogurt, la scorza di limone e la vaniglia.
Incorporare delicatamente farina, fecola e lievito setacciate insieme.
Io ho usato una frusta muovendola dall'alto al basso.
Aggiungere le ciliegie snocciolate, tagliate grossolanamente e infarinate.
Versare in uno stampo da 24 cm di diametro e infornare a 180 gradi per circa 40 minuti.







mercoledì 10 giugno 2020

Tortina Caprese

Ci sono quei periodi in cui le cose proprio non vanno, ci proviamo e riproviamo ma c'è sempre qualcosa che va storto.
L'unico modo è pensare positivo, sognare il sole anche in una giornata piovosa e grigia come oggi, e dedicarsi a qualcosa di bello per impegnare la mente.
La mia cosa bella sono oggi e sono sempre state le fotografie.
Le fotografie dei miei nonni, le mie, quelle che scatto, che immagino, che progetto che costruisco e che mi capitano.
Oggi ho costruito il filo di Arianna intorno a delle piccole Tortine Capresi che ricordano il mare azzurro di Capri, l'estate, le Bouganvillee fiorite, le conchiglie.


La ricetta è per una tortiera da 24 cm circa.

6 uova medie
250 grammi di burro
250 grammi di cioccolato fondente
400 grammi di mandorle 
250 grammi di zucchero
un pizzico di sale

Il procedimento è facilissimo.
Accendere il forno a 150 gradi.
Tritare nel mixer le mandorle.
Imburrare e infarinare uno stampo a cerniera oppure foderarlo con carta da forno.
Montare in una ciotola gli albumi con una cucchiaiata di zucchero.
Nel frattempo fare sciogliere a bagnomaria il cioccolato a pezzi e il burro.
Montare i tuorli con lo zucchero rimasto fino a farlo diventare chiaro e spumoso.
Aggiungere ai tuorli montati il burro fuso col cioccolato e mescolare delicatamente dall'alto verso il basso. Unire le mandorle tritate finemente sempre con movimenti delicati e alla fine unire gli albumi montati a neve.
Versare nella teglia e far cuocere a 150 gradi per circa un'ora.
Controllare la cottura con lo stecchino facendo attenzione che la torta non secchi troppo.
Far raffreddare e spolverare con zucchero a velo.
A me piace servita con una pallina di gelato e un cucchiaino di salsa di fragole o lamponi o un ciuffo di panna montata.


Curiosità: Nel linguaggio segreto dei fiori, la Bougainvillea ha il significato di passione e benvenuto; la si trova infatti spesso ad ornamento di ingressi di giardini e case. 





domenica 17 maggio 2020

Crostata con crema e salsa di lamponi

Avrei voluto fare questa crostata per la Festa della Mamma ma qualcosa, come a volte capita, è andato storto.
Ciò che invece è andato molto bene, ed è stata una grande soddisfazione, è stata la scoperta della salsa di lamponi fatta con lamponi avanzati da una precedente preparazione e che ho salvato subito prima che si sciupassero. I frutti di bosco sono molto delicati e si deteriorano velocemente anche se tenuti in frigorifero.


Ho frullato 250 grammi di lamponi con 70 grammi di zucchero e il succo di mezzo limone.
Ho messo tutto in un pentolino e ho fatto cuocere a fuoco basso per cinque minuti dal bollore.
Ho trasferito in un vasetto sterilizzato come faccio per la marmellata ho chiuso e lasciato raffreddare capovolto.

Ieri ho preparato la frolla
con questi ingredienti:

150 grammi di burro freddo
100 grammi di zucchero
250 grammi di farina 00
2 tuorli

Ho impastato il burro freddo a pezzi con lo zucchero poi ho aggiunto le uova e infine la farina e un pizzico di sale.

Ho diviso la pasta in due panetti e li ho messi in frigorifero. Dopo mezz'ora ho steso uno dei due panetti,  ho rivestito una teglia da 22 cm di carta da forno e ho posizionato la pasta bucherellandola e avendo cura di creare un bordo uniforme e regolare di circa 1,5/2 cm.
Ho messo un foglio di carta da forno e cosparso di fagioli e ho infornato la base per 25 minuti a 180 gradi. Poi ho tolto carta e fagioli e ho lasciato raffreddare.
Nel frattempo ho preparato la crema pasticciera.
Ho lasciato raffreddare crema e base e intanto ho steso l'altra panetto di pasta usando lo stampo griglia di cocorohome (ma si possono realizzare le classiche strisce di pasta usando matterello e rotella).
Infine ho messo la crema sulla base già cotta e poi ho spalmato uno strato sottile di salsa di lamponi.
Ho posizionato la griglia sulla superficie e ho cotto in forno a 180 gradi per circa 35 minuti.
Ho lasciato raffreddare e poi ho cosparso con zucchero a velo e lamponi freschi.

sabato 16 maggio 2020

Biscotti musicali e fotocamere commestibili

La musica fa parte da sempre della mia vita, ne sono inconsapevolmente attratta, così come la fotografia. Ho legami con la musica che mi portano in tempi ed in luoghi lontanissimi, luoghi della mia infanzia, luoghi della mia adolescenza.
Non so come sia possibile avere voglia di fotografare sempre la musica ma mi capita da sempre e chi mi conosce bene sa cosa intendo.
Musica e fotografia, fotografia e musica, sembra che qualcosa attragga in me queste due fonti di emozioni. E qui, in questo tempo di lock down, per ora, solo per ora, posso unirle così, ma è solo un momento.


La frolla è la classica pasta frolla e pasta frolla a l cioccolato.


250 grammi di farina
120 grammi di zucchero
120 grammi di burro 
1 pizzico di sale
1 uovo e 1 tuorlo

due cucchiai di cacao amaro in polvere

Ho mischiato gli ingredienti velocemente ho diviso la pasta in due parti e ad una ho aggiunto il cacao in polvere.
Ho messo in frigorifero per mezz'ora e poi ho steso e tagliato la pasta con il tagliabiscotti.
Si cuociono a 170/180 gradi per circa 15/20 minuti al massimo facendo molta attenzione che non brucino.

Una volta raffreddati ho fuso a bagnomaria 50 grammi di cioccolato fondente di ottima qualità appoggiando una ciotola di ceramica con il cioccolato in una pentola contenente due dita d'acqua.
Quando il cioccolato si è sciolto (alla temperatura di 121 gradi e non di più) ho tolto la ciotola con il cioccolato dall'acqua bollente e abbiamo iniziato a decorare.
Ci siamo divertite con i decori di zucchero e un'altro pomeriggio è passato.

Torta al Cocco

"Mamma ho voglia di fare un dolce ma non mi viene in mente niente di originale..."
Con questa frase ha esordito oggi Arianna dopo aver guardato fuori dalla finestra il vento che soffiava alla velocità di 50 km orari...
"Io avrei voglia di qualcosa di morbido e profumato o al cocco" ho risposto e,  per fortuna, lei ha accolto la mia proposta.


Quindi ricetta facile facile facile di torta al cocco, da riempire o coprire di cioccolato.
Non avevo mai provato a farla avevo solo assaggiato questa torta e mi ero innamorata della semplicità e del profumo così delicato e dolce. Ho modificato leggermente la ricetta originale che prevedeva yogurt al cocco al posto della panna, quindi in mancanza di panna si può usare senza problemi yogurt alla vaniglia o al naturale.

Per una teglia da 22 cm queste sono le dosi, verrà piuttosto alta, se invece volete usare una teglia da  25 la torta sarà più bassa e cuocerà più in fretta.

150 grammi di farina di cocco
150 grammi di farina 00
3 uova intere
200 grammi di zucchero
1/2 bicchiere di latte di cocco (circa 125 grammi)
80 ml di olio di semi
1 bustina di lievito per dolci
125 grammi circa di panna liquida

Accendere il forno in modalità statica a 180 gradi.
Lavorare con le fruste elettriche le uova con lo zucchero.
Quando sarà diventato molto spumoso e quasi bianco unire la panna e l'olio mescolando bene.
Aggiungere le farine e il lievito e mescolare con una spatola e aggiungere un po' alla volta il latte di cocco. Io ho usato la marca Suzi Wan, è molto cremoso sembra panna, ma rende la torta morbida e umida e tanto profumata di cocco.
La consistenza deve essere morbida ma densa.
Infornare per circa 40 minuti controllare la cottura con uno stecchino. Se dovesse colorarsi troppo porre sulla torta  un foglio di alluminio.
Una volta raffreddata decorare con cocco grattugiato o scaglie di cioccolato.
Se volete potete fare sciogliere 100 grammi di cioccolato fondente a bagno maria e ricoprirla, prima col cioccolato e poi spolverizzarla con la farina di cocco.

Per decorare ho usato fiori di Gelsomino che a maggio stanno per fiorire, sono famosi per il loro profumo e il candore dei petali. La sua origine è molto antica infatti dei frammenti di petali sono stati ritrovati nella tomba di un faraone. Pare che questa pianta fosse molto amata da Cosimo de' Medici.
Nel linguaggio delle piante e dei fiori il gelsomino ha diversi significati, in Spagna ad esempio, simboleggia sensualità, nei paesi arabi l'amore divino e in Italia buona fortuna nel matrimonio.